Metodi e Metodologia della Ricerca Archeologica e Storico-Artistica | Accompagnamento al Lavoro | Presentazioni e Incontri
Restauro e studio
Conferenza stampa presso la sede della SABAP di SA e AV, P.zzo Ruggi D'Aragona in via Tasso n. 46 in Salerno, il giorno 30 gennaio 2019 alle ore 10,30.
Parteciperanno il Soprintendente, arch. Francesca Casule con i funzionari Maria Tommasa Granese, Rosa Maria Vitola, Giancarlo Casale e Michele Faiella, il Rettore dell'Università agli Studi di Salerno, dott. Aurelio Tommasetti, il direttore del DISPAC Luca Cerchiai, i proff. Renata Cantilena e Giacomo Pardini, la direttrice del Parco archeologico di Velia, dott.ssa Giovanna Scarano, il funzionario di ALES spa. dott. Francesca Russo.
Il MIBAC con il Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito con modificazioni in Legge n. 106 del 29 luglio 2014, ha istituito il cosiddetto ART BONUS, uno strumento che permette, sia ad imprese che a persone fisiche, di destinare somme per il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale, avvalendosi di un beneficio fiscale agevolato nella misura di un credito d’imposta pari al 65% delle erogazioni effettuate.
La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino si avvale di tale strumento per incrementare le risorse pubbliche destinate a garantire la tutela del patrimonio culturale di propria competenza.
Le monete di Elea/Velia. Restauro e studio è uno degli interventi pubblicati dalla Soprintendenza sul portale Art Bonus.
Il progetto nasce da una convenzione tra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Salerno e la Fondazione Nazionale delle Comunicazioni. Quest’ultima, attiva in ambito nazionale e internazionale nel sostenere progetti, studi e ricerche in diversi settori fra cui i Beni Culturali, nell’ambito dell’Attività istituzionale 2018 ha stanziato un importo di € 50.000 da destinare al progetto, cui si sono aggiunti i 50.000 euro ricevuti grazie a un cofinanziamento del Mibac per i progetti Art Bonus che avessero raggiunto un importo di erogazioni almeno pari al 40% dell’importo totale del progetto dichiarato, come costo dell’intervento, nel portale Art Bonus. La Soprintendenza ABAP nei suoi compiti istituzionali di ricerca e tutela del patrimonio archeologico opera da diversi anni in collaborazione con la cattedra di Numismatica greca e romana dell’Università degli Studi di Salerno (referenti prof.ssa Renata Cantilena e prof. Giacomo Pardini) per la conoscenza dell’enorme patrimonio numismatico emerso dalle indagini archeologiche condotte nell’antica città di Elea/Velia. Fino ad oggi gli scavi hanno infatti restituito circa 10.000 monete, quasi del tutto inedite e che coprono un arco temporale di oltre dieci secoli, dalla fondazione della città (540 a.C.) alla fine dell’impero romano. Elea/Velia rappresenta pertanto un caso di studio straordinario dal punto di vista numismatico, non solo per i cospicui livelli di produzione di moneta che contribuiscono a svelare i diversi aspetti (sociale, culturale ed economico) della vita dell’antica città, ma anche per l’eccezionale numero di monete restituite dal sito archeologico che fanno dell’antico centro del basso Tirreno un osservatorio privilegiato per la comprensione dei modi d’uso e della circolazione monetale nel mondo antico.
Il progetto La moneta a Elea/Velia . Restauro e studio. prevede il restauro di circa 3000 monete e di analisi archeometriche conoscitive preliminari al restauro. L’intervento conservativo, che riguarderà gli esemplari più significativi della monetazione nelle diverse fasi cronologiche, oltre a garantire tutela degli importanti reperti numismatici, consentirà le attività scientifiche di classificazione, catalogazione, studio e pubblicazione, per rendere finalmente noto questo enorme e significativo patrimonio e una delle “storie” fondamentali (quella economica) dell’antica città di Elea/Velia, che potrà illuminarci su diversi aspetti, anche sociali e culturali, della patria di Parmenide.