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SDG 11: Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.

[A cura di Alessandro Sellitto]

L’urbanizzazione rappresenta una delle principali sfide del XXI secolo: entro il 2050 si prevede, infatti, che oltre il 70% della popolazione mondiale vivrà in grandi agglomerati urbani, responsabili attualmente per tre quarti delle emissioni inquinanti a livello globale. Per cercare di mitigare rischi e problemi associati al proliferare di enormi spazi cittadini, si è sempre più affermata la necessità di ripensare le città in un’ottica di maggiore sostenibilità ambientale, economica e sociale ed è così che ha preso sempre più piede il fenomeno delle cd. Smart Cities. Esse si caratterizzano per la capillare diffusione dell’Internet of Things all’interno dei confini cittadini con l’obiettivo prioritario di migliorare la qualità della vita degli individui e, dunque, incrementare vivibilità, sostenibilità e competitività della città.

Moltissime sono le applicazioni delle ICT in ambito Smart Cities: mobility, environment, living, economy, people e governance, secondo una classificazione largamente condivisa in letteratura. Grazie a un collegamento Wi-Fi o Bluetooth, una rete di sensori dislocati nei punti nevralgici della città è in grado di scambiarsi informazioni allo scopo di porre il decisore nelle condizioni di assumere consapevolmente e in tempo reale una scelta, che sia differente in relazione alla particolare situazione venutasi a creare. Attraverso comportamenti fortemente adattivi, i servizi Smart Cities consentono, ad esempio, di ridurre i consumi energetici concentrando i carichi elettrici nelle ore in cui il costo dell’energia è minore, massimizzare l’autoconsumo di energia prodotta da impianti fotovoltaici grazie all’impiego dei cd. sistemi di accumulo (es. batterie), ottimizzare la raccolta, lo smaltimento e il riciclo dei rifiuti (cd. waste management), migliorare il trasporto pubblico, incrementare la sicurezza all’interno della città, ridurre le perdite nelle reti di distribuzione elettrica e idrica (in modo da consentire, altresì, un più efficiente sfruttamento delle risorse naturali). Parcheggi e semafori intelligenti, domotica, smartmeter, veicoli elettrici e a guida autonoma, smart public lighting, e-governance, e-democracy, cassonetti dotati di sensori in grado di rilevare la percentuale di riempimento, sistemi di schermatura solare e riscaldamento/raffrescamento adattivi, sharing economy sono solo alcune tra le infinite applicazioni in ambito Smart Cities. Il paradigma della città intelligente è sempre più sotto l’occhio del ciclone: a livello nazionale, le città più smart sono certamente Firenze, Bologna e Milano, mentre a livello globale il primato è detenuto saldamente da Singapore, seguita da Dubai e Oslo.

Pubblication date: 07-30-2021

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