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Approcci innovativi ed eco-sostenibili per la gestione del reticolo di bonifica
Aula Lauree (Edificio E1)
Fino ad anni recenti la gestione del reticolo di bonifica è stata orientata dall’obiettivo intrinseco di smaltire le portate di piena in modo da ridurre il più possibile il rischio di alluvionamento delle aree di pianura. In quest’ottica, l’approccio tradizionale di gestione è basato sull’idea di fare defluire le portate il più velocemente possibile realizzando alvei quanto più possibile rettilinei e privi di asperità e attuando una gestione finalizzata ad eliminare la vegetazione in alveo.
Questo approccio tradizionale alla gestione del reticolo di bonifica è stato messo in crisi da alcuni fattori concomitanti che sono emersi in anni più recenti. Da un lato lo sviluppo degli insediamenti degli ultimi decenni, che non ha tenuto conto della necessità di garantire l’invarianza idraulica, con conseguente aumento delle portate che i canali devono smaltire. A questa situazione si è aggiunta progressivamente la problematica degli scarichi di depuratori e scolmatori di piena che riversano nei canali grandi quantità di sostanze inquinanti, peggiorando la qualità dell’acqua. Contemporaneamente una mutata sensibilità riguardo alla qualità dell’ambiente ha portato a riconsiderare gli obiettivi della gestione, affiancando all’obiettivo di limitare il rischio idraulico quello di migliorare la qualità ecologica dei corsi d’acqua, sia naturali che artificiali. Sono state infatti evidenziate le potenzialità ambientali e paesaggistiche del reticolo artificiale per un significativo incremento della naturalità e per la difesa della biodiversità.
Alla luce di questi nuovi fattori è quindi necessario delineare una nuova strategia di gestione del reticolo artificiale, capace di perseguire in modo sincrono sia la riduzione del rischio idraulico che il miglioramento della qualità ecologica.
Allo scopo di offrire un’occasione di analisi, approfondimento e confronto su questi importanti temi
sono invitati esponenti del mondo della ricerca scientifica, della pratica ingegneristica e delle associazioni di settore. Il confronto fra le diverse esperienze dei consorzi di bonifica sarà fonte di ispirazione per l’introduzione di elementi innovativi nelle pratiche di gestione attuate e allo stesso tempo metterà a fuoco gli user needs che potranno orientare gli interessi di ricerca del mondo scientifico.