Supervisione per il Servizio Sociale (SUPISS) | Presentazione del Corso
Supervisione per il Servizio Sociale (SUPISS) Presentazione del Corso
Il Master in supervisione per il servizio sociale è attivato presso il Dipartimento di Studi Politici e Sociali in collaborazione con la Fondazione Emanuela Zancan di Padova e accreditato presso CROAS della Campania. La figura professionale che andrà a formare il Master è quella di un/a esperto/a che avrà conoscenze, competenze e abilità di alto livello e competenze specifiche per programmare, accompagnare e monitorare processi di supervisione individuali e di gruppo inerenti alla professione dell’assistente sociale.
Destinatari: il Master è rivolto ad assistenti sociali che hanno un’esperienza professionale di almeno 5 anni e che vogliono implementare la loro professionalità, acquisendo conoscenze specifiche in ambito della supervisione, così come previsto dal Piano Sociale Nazionale.
Per l'Anno Accademico 2024/2025 le lezioni tenute da docenti universitari ed esperti esterni. Le lezioni saranno erogate online, i laboratori saranno in presenza presso le aule del Dipartimento di Studi Politici e Sociali – Università di Salerno.
Il bando pubblicato è disponibile al seguente link
Le attività formative partiranno a gennaio 2025.
Requisiti per l’ammissione: Laurea triennale in Servizio Sociale (Classe L-39) o Laurea in Scienze del Servizio Sociale (Classe 6); iscrizione all’Albo professionale degli assistenti sociali; esperienza di almeno 5 anni di lavoro nei servizi come assistente sociale.
Costo del master: € 2.500
Numero di partecipanti: min. 15 max 40.
Obbligo di frequenza del 70%
Frequenza a cadenza settimanale (pomeridiana)
Per informazioni scrivere a: mastersupervisione@unisa.it
Il progetto
Il Master in supervisione per il servizio sociale (SUPISS) del DiSPS - Università degli Studi di Salerno – nasce in risposta alle indicazioni del Piano Sociale Nazionale e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che sottolineano l’importanza di creare dispositivi che migliorino la qualità dell’intervento professionale. La supervisione può essere considerata come uno strumento fondamentale per un Servizio sociale professionale riconosciuto come servizio pubblico essenziale (LEPS, art. 1, co. 797 legge 178/2020). Per quanto riguarda la Regione Campania, la supervisione degli assistenti sociali è uno degli obiettivi previsti dal Piano sociale regionale della Campania 2022-2024. Il Master nasce dunque sia da esigenze formative emerse a livello nazionale sia da richieste degli esperti nel settore che a livello regionale hanno suggerito la pianificazione di un piano formativo sulla supervisione degli assistenti sociali.
Obiettivi
L’obiettivo del Master è di formare supervisori nell’ambito dei servizi sociali e sociosanitari, competenti a promuovere l’alta qualità dei servizi, offrendo adeguate risposte alle domande dei cittadini e per sostenere il benessere dei professionisti. A partire da ciò si mirerà a implementare:
- la conoscenza avanzata di teorie e metodologie per iniziare processi di supervisione individuali e di gruppo;
- la capacità di applicare conoscenza e comprensione - ricostruire e riflettere sul contesto di azione – ed interazione - dell’assistente sociale; - adottare strumenti utili per prevenire il burnout iniziando percorsi di supervisione ispirati al paradigma della professionalità riflessiva;
- l’autonomia di giudizio - rafforzare l’identità professionale individuale attraverso una capacità analitica avanzata delle situazioni lavorative - scegliere nuove logiche di azioni e iniziare nuovi modi di collaborazione
- le abilità comunicative - promuovere capacità di comunicazione sia sul livello relazionale sia sul livello istituzionale
- la capacità di apprendimento - sviluppare adeguate competenze di analisi e intervento nei diversi contesti formativi.
Metodologie didattiche utilizzate
Le metodologie didattiche terranno conto della coniugazione teoria-prassi, pertanto la didattica si articolerà secondo la seguente modalità:
- lezioni online con docenti dell’Università di Salerno e della Fondazione Emanuela Zancan
- attività laboratoriale in presenza presso il Dipartimento di Studi Politici e Sociali -Università di Salerno;
- attività di tirocinio organizzata come un'esperienza laboratoriale, autoriflessiva e concreta che consiste in attività universitarie, esercitazioni e sperimentazioni (presso l’Università di Salerno), attività di autoriflessione (in collaborazione con la Fondazione Zancan). Possono essere riconosciute, in luogo del tirocinio curriculare, attività lavorative o professionali di durata almeno pari a quella dei tirocini curriculari, la cui coerenza con gli obiettivi formativi del Corso di Studio frequentato e con i risultati di apprendimento attesi deve essere valutata dal Comitato Scientifico.
Sarà garantita un’attività costante di tutorato al fine di supportare ogni partecipante nel percorso formativo.
Attività formativa
Il percorso è strutturato in 11 moduli di 24 ore ciascuno e 3 laboratori di 12 ore ciascuno, suddivisi nelle aree tematiche indicate di seguito:
1 - Modulo I. Fondamenti teorici della supervisione nel servizio sociale
Unità didattiche:
- Fondamenti storici e teorici della supervisione;
- Finalità e obiettivi della supervisione;
- Supervisione/LEPS.
2 - Modulo II. Fondamenti metodologici della supervisione
Unità didattiche:
- Le fasi della supervisione/supervisione come processo;
-Tecniche e strumenti della supervisione A (Capacità d’ascolto empatico- costruire la relazione di fiducia);
- Tecniche e strumenti della supervisione B.
3 - Modulo III: Trasformazioni sociali/ digitali del servizio sociale
Unità didattiche:
-Le trasformazioni sociali e il ruolo professionale degli assistenti sociali;
- Complessità e multidimensionalità del servizio sociale;
- Il lavoro sociale (Servizio sociale) digitale.
4 - Modulo IV: Il contesto organizzativo/ istituzionale
Unità didattiche:
- I contesti istituzionali/organizzativi del servizio sociale;
- Gestire i conflitti e controllo;
- Controllo sociale.
5 - Modulo V: Comunità, gruppi, reti
Unità didattiche:
- Lavorare in rete e all'interno delle comunità;
- La centralità dell'assistente sociale all'interno delle reti professionali e d'aiuto;
- Lavorare in gruppo/ dinamiche di gruppo (il gruppo quale strumento di apprendimento)
6 - Modulo VI: La supervisione/ Il processo di supervisione
Unità didattiche:
- Il ruolo del supervisore;
- Il progetto e il setting di supervisione;
- Fattori ostacolanti/facilitanti della supervisione;
7 - Modulo VII: La supervisione come azione di prevenzione
Unità didattiche:
- Lavoro sociale, salute e prevenzione;
- La supervisione e il ruolo della prevenzione (migliorare l’autostima);
- La prevenzione tra teoria e prassi operative.
8 - Modulo VIII: La supervisione/le relazioni
Unità didattiche:
- La relazione nella supervisione;
- Supervisione individuale/di gruppo;
9 - Modulo IX: Le emozioni nella supervisione
Unità didattiche:
- Il ruolo delle emozioni nella supervisione;
- Riflessività, apprendimento e sostegno;
10 - Modulo X: Dilemmi etici di supervisione
Unità didattiche:
- I principi etici e deontologici della supervisione;
- Dilemmi morali/ approcci etico-filosofici;
- Metodologia di fronteggiamento dei dilemmi.
11 - Modulo XI: Processo di documentazione e valutazione
Unità didattiche:
- Documentare la supervisione;
- Valutazione della supervisione/ strumenti di valutazione della supervisione.
Laboratorio 1: I vissuti e le emozioni dei professionisti
Laboratorio 2: La costruzione narrativa
Laboratorio 3: Supervisione su casi concreti
Docenti interni UNISA: Gennaro Iorio, Giuseppina Cersosimo, Adriano Vinale, Rossella Trapanese, Serena Quarta, Maria Carmela Catone, Nicola Montagna, Mauro Cozzolino, Claudia Lintner, Grazia Moffa, Davide Bubbico. A teli docenti si aggiungeranno i docenti della Fondazione Emanuela Zancan.