Presentazione del Corso

Tecniche di Laboratorio Biomedico (abilitante alla professione sanitaria di tecnico di laboratorio biomedico) Presentazione del Corso



Il Corso di Studi in Tecniche di Laboratorio Biomedico (abilitante alla professione sanitaria in Tecnico di Laboratorio Biomedico) ha lo scopo di formare professionisti sanitari che, ai sensi dell’art. 3 della Legge 10 agosto 2000, n. 251, svolgono con titolarità e autonomia professionale, le procedure tecniche necessarie alla esecuzione su materiali e matrici biologici di metodiche diagnostiche di patologia clinica, biochimica, microbiologia e virologia, farmacologia clinica, tossicologia, immunologia, ematologia, citologia, istopatologia e medicina legale, in attuazione di quanto previsto nei regolamenti concernenti l'individuazione delle figure e dei relativi profili professionali definiti con decreto del Ministro della Sanità (D. M. 26 settembre 1994, n. 745) e successive integrazioni e modificazioni.

Il percorso formativo del Corso di Studi in Tecniche di Laboratorio Biomedico prevede un impegno complessivo pari a 180 Crediti Formativi Universitari (CFU) distribuiti tra 61 CFU per il primo anno, 61 CFU per il secondo anno e 58 CFU per il terzo anno.

Il CdS prevede, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, una rilevante attività formativa pratica e di tirocinio clinico. Le attività di tirocinio sono svolte con la supervisione e la guida di tutori professionali appositamente assegnati (su piccoli gruppi di studenti), coordinati da un docente appartenente al più elevato livello formativo previsto per ciascun specifico profilo professionale. Tutte le attività di tirocinio previste sono svolte all'interno dei laboratori di ricerca del Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria dell’Università degli Studi di Salerno, dei laboratori della AOU “San Giovanni Di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno (Convezione già operativa), dei laboratori presenti nelle sedi ospedaliere sul territorio di competenza dell’ASL Salerno (Convenzione in corso di definizione).

In particolare, strumenti didattici, metodologie e attività formative per sviluppare i risultati attesi sono:

  • Tirocinio con esperienze supervisionate da tutor in diversi contesti;
  • Sessioni di debriefing per riflettere e rielaborare esperienze di pratica professionale;
  • Video e analisi critica di filmati, simulazioni, narrazioni e testimonianze;
  • Discussione di casi clinici e di situazioni relazionali paradigmatiche in sottogruppi con presentazioni in sessioni plenarie;
  • Stages, esperienze di osservazione e tirocinio con supervisione di tutor in diversi contesti;
  • Osservazione di frame di filmati o scritti, di dialoghi con griglie strutturate;
  • Relazioni e report di tirocinio.

L'attivazione del CdS è fondata su studi di settore e confronto diretto con stakeholders locali e nazionali e si basa sull'evidenza che molti Enti pubblici e privati impiegano tecnici di laboratorio biomedico. Questi includono: a) grandi società per azioni nell’industria in settori come cosmetici, tessili, metallo, petrolio e plastica; b) ospedali e organizzazioni di sanità pubblica; c) specifici dipartimenti e/o istituti di ricerca finanziati dal governo; d) agenzie ambientali; e) società di servizi; f) istituti di ricerca e scienze forensi; g) aziende produttrici di alimenti; h) aziende farmaceutiche e chimiche

Coordinatore del Comitato didattico: prof.ssa Viviana Izzo