Consultazioni Parti Interessate

Consultazioni Parti Interessate

Curriculum A) Scienze e culture della Comunicazione

Il Curriculum di Scienze e culture della comunicazione articola, intorno al perno originario costituito da analisi computazionali, con software e lingware applicativi di NLP originali, e ricerche di psicolinguistica sperimentale, una duttile e articolata rete di competenze e conoscenze insieme teoriche e metodologiche, ermeneutiche e analitiche. Non solo applicative e inerenti a campi e oggetti multi- e trans-disciplinari, tali pratiche di saperi sono oggi –nelle trasformazioni delle forme di produzione e circolazione di documedialità emerse con il Covid-19 e al cuore delle agende politiche globali come NextGenerationEU –capaci di cogliere e mettere a frutto le trasformazioni introdotte dalle Digital Humanities e dai Big Data, grazie anche ad approcci apertamente interdisciplinari e teorici come gli studi di estetica e cultura visuale contemporanee, a studi di etnografia digitale– attenti a produzionipartecipatedi habitssociali e networks valoriali –, a metodologie sociologiche qualitative, quantitative e miste, e a prospettive comparatiste, come diritto comparato dell’informazione, della comunicazione e del Copyright.

  1. Analisi e testing di linguaggi e ambienti per lo sviluppo di strumenti e applicazioni NLP; sinergie metodologiche trans-disciplinari per lo sviluppo di sistemi ibridi di analisi e visualizzazione di Big Data nella contemporanea società della conoscenza e della comunicazione, anche pubblica e istituzionale, merceologica e informale.
  2. Ricerca teorica e sperimentale di base sui processi cognitivi e sulla comprensione e produzione del linguaggio; analisi linguistica, psicolinguistica e per neuro-imaging in base a stimoli orali e scritti (in collaborazione con il gruppo di neuroradiologia di UNISA).
  3. Estetica contemporanea della comunicazione e degli ambienti mediali, analogici e digitali; ricerche teoriche, metodologiche e sul campo per produzioni di documentari, interviste, filmmaking partecipativo e terapeutico (in collaborazione con il Dipartimento di Medicina “Scuola Medica Salernitana” e l’Ambulatorio di Videoterapia e Therapeutic Filmmaking per i Disturbi dello Spettro Autistico-DIPMED-UNISA e AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno).
  4. Digital Humanities: teorie e metodologie della ricerca e applicazioni trans-disciplinari; Big Data, Data Mining e info-design; etnografie e geografie culturali digitali e Digital Capital.
  5. Storia, teorie e metodologie della cultura visuale contemporanea, con un approccio critico e interdisciplinare a immagini, linguaggi, ambienti mediali, dispositivi di visione e pratiche performative ed embobieddi produzione e di consumo materiale e immateriale; EverydayAesthetics(soggetti, generi, oggetti, dispositivi e media, istituzioni e spazi).
  6. Artisticità e artificazione, creatività e comunicazione giovanili, pratiche informali e culture partecipate (Osservatorio Comunicazione Partecipazione Culture Giovanili-OCPG).
  7. Diritto comparato, dell’informazione e della comunicazione; CommunicationLaw; Advertising Law; Copyright e diritto d’autore.

Sbocchi occupazionali e professionali

Aziende e istituzioni specializzate nella gestione di contenuti semantici, NPL, Big Data, e nelle DH. Ricercatori e professionisti e in centri e istituti di eccellenza, di ricerca scientifica e accademici, pubblici e privati, nonché in strutture di comunicazione istituzionale e network, prevalentemente digitali. Professionisti in imprese di servizio e redazione, progettazione e produzione di comunicazione e storytelling, tradizionali, digitali e transmediali, nonché di format e contenuti, fortemente trasversali e innovativi per ambienti e temi, dispositivi e canali.

Curriculum B) Teorie e Storia delle Istituzioni e del governo

Il Curriculum di Storia e teoria delle Istituzioni e del governo si struttura e articola intorno a metodologie di ricerca e analisi tradizionalmente affini e, oggi, impegnate in profondi rinnovamenti epistemici, categoriali e tematici, come la storia e la teoria dei processi di formazione delle istituzioni politiche e giuridiche moderne e contemporanee, nonché della costruzione della forma-stato e sue trasformazioni, delle tecniche di governo, gli apparati dell’Hard Power e dei dispositivi del Soft Power, delle relazioni e dei conflitti internazionali, oggi ridefiniti nelle agende geopolitiche post Covid-19 e negli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile 2030. Particolare rilievo è dato alle prospettive critiche sulle nuove soggettività politiche e su parole-chiave della Modernità e della contemporaneità, quali laicità, libertà religiosa e sfera pubblica, secolarizzazione politica e giuridica, multiculturalismo, umanitarismo e diritti umani, biopolitica e natura-extra-umana.

  1. Analisi storica e teorica dei processi di formazione delle istituzioni politiche moderne e contemporanee, della forma-stato e sue trasformazioni, dell’Hard Power e del Soft Power. Teoria e storia delle relazioni e dei conflitti internazionali, della guerra, delle figure dell’ostilità. Teoria, storia e prospettive critiche su diritti umani, cosmopolitismo e umanitarismo.
  2. Razionalità politica e tecniche di governo, con particolare attenzione alla teoria e storia del neoliberalismo. Costituzione e trasformazione della relazione tra spazio pubblico e privato. Trasformazione e crisi della democrazia rappresentativa, emergenza di nuovi soggetti politici. Forme di populismo, democrazia sociale, movimenti, biopolitica e gestione delle vite.
  3. Teoria e storia delle istituzioni giuridiche, del diritto pubblico e del diritto privato. Laicità, spazio pubblico, multiculturalismo, libertà religiosa e sfera pubblica, analisi dei processi di secolarizzazione politici e giuridici.
  4. Ricerche teoriche ed epistemologiche sulle relazioni tra natura umana, forme di vita e istituzioni politiche; sulla relazione tra natura extra-umana.
  5. Storia e teoria delle istituzioni del welfare e del Webfare. Povertà e processi di esclusione sociale. Storia e tradizione del pensiero sociologico e delle teorie sociali contemporanee applicate ai processi di mutamento.
  6. Studio teorico e ricerca empirica sul mutamento sociale, sui processi e situazioni di ineguaglianza sociale e territoriale e sulle politiche di coesione, a livello nazionale e internazionale, anche in prospettiva storico comparativa.
  7. Analisi di testi politici riguardanti l’integrazione delle giovani repubbliche latino Americane sorte dai processi di decolonizzazione dell’800: cultura, istituzione e politica.

Sbocchi occupazionali e professionali

Ricerca pubblica e privata. Professionisti e ricercatori in istituti di ricerca e accademici, in centri di eccellenza e d’innovazione metodologica, teorica e tematica, in Enti dell’EU, in strutture di archiviazione e documentazione storica istituzionali e in network digitali. Editoria.

Curriculum C) Metodologia della Ricerca educativa

Il curriculum Metodologia della Ricerca educativa si propone di assicurare le competenze necessarie per affrontare la ricerca sia in ambito teorico-metodologico che empirico-sperimentale e promuovere lo sviluppo di pratiche applicative innovative cooperando sistematicamente con gruppi di ricerca nazionali ed internazionali. Le aree di specializzazione rispondono alle crescenti esigenze della ricerca per sviluppare interpretazioni complesse dei sistemi socio-culturali ed educativi, per approfondire i modelli concettuali, teorici e metodologici, per progettare e valutare le tecnologie, le tecniche educative e gli interventi in ambito formativo, per favorire lo sviluppo delle competenze metodologiche necessarie alla ricerca didattica e docimologica.

  1. Statuto epistemologico della pedagogia e linee d’intersezione con le scienze umane. Teorie e metodi della ricerca pedagogica. Analisi storico-comparata dei diversi contesti paidetici (scolastici e preterscolastici). Linee storico-narrative della ricerca pedagogica. Paradigmi emergenti della ricerca educativa.
  2. Pedagogia come sistema riflessivo (aperto e complesso) intorno all’educativo così come costantemente riconoscibile nei contesti esistenziali-evolutivi-formativi umani, indagabile attraverso i molteplici (e sempre interconnessi) paradigmi scientifici. Oggetto di indagine privilegiata sono le tematiche della Comunicazione, della Relazione, della Cura, considerate trasversali (implicite/esplicite) in ogni progetto di ricerca, perché fondanti l’educativo e, insieme, l’umano.
  3. Ricerche, teoriche ed empirico-sperimentali e qualitative grounded sui processi di co-costruzione dell’identità (personale, familiare, sociale, professionale, prevalentemente nelle professioni socio-educative, sanitarie, pedagogiche) e le competenze pedagogiche.
  4. Fenomeni educativi e formativi: approcci qualitativi, quantitativi e sperimentali nei diversi contesti formali, non formali e informali di apprendimento.
  5. Teorie, metodologie e strumenti di rilevazione per la valutazione di prodotto (apprendimento), di processo (insegnamento) e di sistema (qualità) in ambito educativo e formativo.
  6. Teorie, metodologie e strumenti di rilevazione e ricerca sugli aspetti specifici di tipo docimologico relativi alle funzioni della valutazione e alla validità/attendibilità/efficacia dei sistemi di misura.
  7. L’impatto delle metodologie didattiche, Media Education (educazione ai/con/ i media), Education Technology, efficacia degli ambienti virtuali d’apprendimento e la valutazione nell’e-learning (e-assessment).

Sbocchi occupazionali e professionali

Accesso a ruoli di rilievo nel mondo del lavoro e per metodologie didattiche e analisi docimologiche, in vari ambiti settoriali: Università, enti di ricerca e di formazione nazionali e internazionali, pubbliche amministrazioni e imprese.


Curriculum D) Didactics, Special Pedagogy and Technology for Inclusive Education

Il curriculum in Didactics, Special Pedagogy and Technology for Inclusive Education, fondandosi sul riconoscimento della natura complessa della Pedagogia speciale e della Didattica generale e inclusiva, intende promuoverne lo studio attraverso approcci inter- e transdisciplinari al fine di favorire l’inclusione nei contesti educativi formali, non formali e informali. Il percorso curricolare prevede, altresì, l’acquisizione di competenze specifiche relativamente all’uso delle Tecnologie didattiche per l’inclusione, focalizzando l’attenzione sul tema delle differenze in un’ottica di individualizzazione e di personalizzazione dei processi formativi ed educativi. Più nel dettaglio, il curriculum si articolerà nei moduli/filoni di attività di studio e/o didattici che seguono:

  1. Definizione degli oggetti di studio e delle epistemologie della Pedagogia Speciale e della Didattica generale e inclusiva. Progettazione, implementazione e valutazione di disegni di ricerca. Metodi di ricerca quantitativi, qualitativi e misti. Aspetti etici della ricerca educativa.
  2. Teorie, modelli e pratiche della Pedagogia Speciale e della Didattica generale e inclusiva. Studio dei processi educativi e delle dinamiche di insegnamento-apprendimento in una prospettiva inclusiva. Studio di approcci inter- e transdisciplinari volti all’individuazione e all’implementazione di best practices in contesti educativi e formativi.
  3. Politiche internazionali per lo sviluppo di contesti educativi di qualità, equi e inclusivi. Analisi delle politiche educative che hanno caratterizzato e che caratterizzano l’inclusione di tutti coloro i quali sono a rischio di esclusione a livello globale; focus sull’inclusione in quanto questione centrale e prioritaria delle strategie individuate nelle agende politiche (post Covid-19, Horizon Europe 2021-2027, Obiettivi per lo sviluppo sostenibile 2030, NextGenerationEU, OECD Learning Compass ecc.).
  4. Inclusione e progetto di vita. Studio dei costrutti di differenza, diversità e bisogni educativi speciali attraverso i modelli interpretativi di riferimento. Studio delle barriere culturali che ostacolano i processi inclusivi. Teorie e approcci finalizzati alla promozione di autodeterminazione, di empowerment, di benessere e di qualità della vita per la realizzazione di un progetto di vita.
  5. Tecnologie della conoscenza e dell’istruzione per una produzione autonoma di contenuti digitali inclusivi attraverso i nuovi media. Design e/o utilizzo di software per la promozione dell’inclusione (Digital Storytelling, Digital Tales, Serious Games, Learning Objects, formattazione per l’alta leggibilità). Individuazione di hardware e software sviluppati in ambiti inter- e transdisciplinari e trasposizione in contesti educativi con la finalità di favorire la piena partecipazione e un’educazione di qualità, equa e inclusiva.
  6. Progettazione per la didattica inclusiva in ambienti ibridi di apprendimento, accessibili, flessibili e orientati alla valorizzazione delle differenze individuali. Individuazione di approcci e modelli progettuali per la didattica inclusiva con un focus specifico sull’utilizzo delle tecnologie (ad esempio, l’Universal Design for Learning).

Sbocchi occupazionali e professionali

Attività di ricerca in ambito accademico. Studiosi e professionisti in enti di ricerca che si occupano di Formazione, Valutazione e Ricerca Educativa (INDIRE E INVALSI) nonché istituti del CNR che si occupano di Tecnologie didattiche per l’inclusione; in Enti locali per attività di ricerca, progettazione e pianificazione di azioni formative e indagini nell’ambito previsto dal percorso dottorale; nell’ambito delle istituzioni scolastiche sia a supporto di iniziative di reti di scuole e/o centri territoriali nelle materie del percorso dottorale; nei soggetti del territorio che operano nella divulgazione scientifica per la progettazione di ambienti di apprendimento centrati sull’interazione in presenza e su quella digitale.

Attività di produzione di contenuti mediali nel campo dell’editoria digitale (con specifico riferimento alla produzione di contenuti digitali per testi scolastici aderenti agli standard richiesti dalla legge N. 221 del 2012); nel campo delle softwerehouse produttrici di videogames (con specifico riferimento alla progettazione di edugame e seriousgame); nel campo dell’educazione museale (con specifico riferimento alla digitalizzazione e all’accessibilità del patrimonio artistico-culturale).

Curriculum E) Cultural Psychology of Education, Clinical Psychology, Physical Activity and Sport Sciences

Il Curriculum di Dottorato in Psicologia Culturale dell’Educazione, Psicologia Clinica, Educazione Fisica e Scienze dello Sport offre una formazione internazionale e prepara gli studenti per una carriera accademica all’interno dei suoi ambiti di riferimento. Il Curriculum di Dottorato non solo fornisce conoscenze di alto profilo nei campi di ricerca dei progetti dottorali, ma pone speciale attenzione a quelle competenze essenziali per una carriera accademica internazionale come, per esempio, la capacità di creare reti di partenariato (Networking) e di pubblicare i risultati secondo rigorosi criteri di scientificità (top standard Publishing).

Gli studenti sono accuratamente supervisionati nella scelta del percorso accademico sia in contesto Europeo (European Research Council-ERC Scheme) che extraeuropeo al fine di garantire il massimo grado possibile di sviluppo delle loro idee di ricerca.

In tal modo, gli studenti saranno in grado di offrire un contributo significativo allo sviluppo della conoscenza scientifica nel loro settore di interesse. Il Curriculum di Dottorato si articola nelle seguenti linee di ricerca (1,2,3,4) e attività scientifiche (n. 5, 6):

  1. La linea di ricerca in Psicologia Culturale dell’Educazione esamina come l’esperienza educativa sia culturalmente organizzata. Questo linea di ricerca emerge dalla Psicologia Culturale e ha l’obiettivo di comprendere le relazioni tra persone in via di sviluppo e i contesti educativi e di fornire nuove teorie e metodologie qualitative per lo studio di tali dimensioni.La Psicologia Culturale dell’Educazione indaga come l’esperienza umana sia culturalmente guidata attraverso la mediazione semiotica, l’azione simbolica e lo scambio di rappresentazioni intersoggettivamente condivise degli spazi di vita. Questa linea di ricerca sfida la concettualizzazione “ontologica” dell’educazione e promuovo un’idea di educazione come esperienza liminale.
  2. La linea di ricerca in Psicologia Clinica si riferisce a principi, metodi e procedure per comprendere, prevedere ed alleviare il disagio emotivo, biologico e sociale e i disturbi della condotta. Particolare attenzione verrà data all’approccio strategico e all’acquisizione di “strategie cliniche per la risoluzione del problema”, offrendo altresì modelli clinici integrati e multidimensionali capaci di intervenire su bisogni specifici a livello individuale, di gruppo e di comunità. In una prospettiva di psicologia positiva, lo scopo sarà quello di promuovere il benessere e lo sviluppo personale. Inoltre, speciale attenzione sarà data alla psicologia della salute, all’intervento psicoterapeutico e alle sue relazioni con le neuroscienze nella gestione di patologie complesse e/o croniche riferite all’interazione tra mente, corpo e geni nonché alle sue implicazioni epigenetiche.
  3. La linea di ricerca in Educazione Fisica offre modelli, teorie e pratiche nel campo dell’educazione fisica per differenti target di popolazione. Questa linea si focalizza sugli approcci all’insegnamento- apprendimento in grado di identificare e implementare le best practices nel campo delle scienze dell’esercizio fisico.
  4. La linea di ricerca in Scienze dello Sport si riferisce a ricerche, teorie e metodologie nel campo dello sport. Attraverso l’adozione di metodi ricerca quantitativi, qualitativi e misti, questa linea di ricerca indaga le differenti competenze motorie e le performance sportive.
  5. L’attività di Progettazione e Implementazionedi Ricerche Congiunte sarà realizzata in partnership con studiosi e gruppi di ricerca internazionali. Ciascun studente sarà supervisionato da un supervisore interno e ad uno esterno scelto “ad hoc” in funzione del progetto di ricerca dello studente.
  6. Per l’attività di Networking and Publishing, il curriculum garantirà l’accesso a collaborazioni scientifiche internazionali di eccellenza che permetteranno allo studente di sviluppare il suo network academico. La mobilità in entrata ed uscita è considerata un asse prioritario ed è fortemente incoraggiata. Il curriculum intende sostenere la produttiva scientifica di altissimo profilo fornendo allo studente la formazione necessaria nel campo dell’academic writing.

Sbocchi occupazionali e professionali previsti: il curriculum ha lo scopo di formare studenti altamente specializzati e in grado di lavorare tanto nel campo della ricerca scientifica quanto nel settore non universitario. Qui di seguito gli sbocchi occupazionali identificati per le quatto linee di ricerca.

I dottori di ricerca nell’ambito della Psicologia Culturale dell’Educazione saranno particolarmente orientati al lavoro presso le università e i centri di ricerca. Troveranno inoltre occasioni di occupabilità in istituzioni (come scuole e altri contesti educativi informali), enti pubblici e agenzie internazionali. Fondazioni, Associazioni e ONG che si occupano di globalizzazione, cultura ed educazione.

I dottori di ricerca nell’ambito della Psicologia Clinica saranno in grado di lavorare sia nel contesto academico che nel settore pubblico e privato della salute implementando progetti che mirino al benessere dei pazienti/cittadini e degli operatori.

I dottori di ricerca nell’ambito dell’Educazione Fisica hanno competenze per lavorare nel modo academico nel campo dell’educazione fisica e dei suoi processi di apprendimento. Essi potranno trovare anche opportunità di impiego in un’ampia gamma di servizi che vanno dall’industria, al Terzo Settore e a tutti gli organismi che si occupano di esercizio fisico.

I dottori di ricerca nell’ambito delle Scienze dello Sport possono avere opportunità occupazionali in contesto universitario e anche in teams specializzati che lavorano nel campo dell’analisi delle attività sportive, dell’educazione e rieducazione fisica e nella promozione del benessere e della salute. Sbocchi occupazioni ulteriori sono rappresentati dalle aziende che si occupano di sviluppo di tecnologie per la valutazione della performance sportive.


Curriculum F) Politica, diritto, mercato

Nel Curriculum di Politica, diritto, mercato, si incontrano i saperi della politica, del diritto, delle scienze sociali, dell’economia e del mercato, che riconoscono nelle nuove geografie globali del potere e della produzione e nelle trasformazioni dei soggetti un inedito campo di indagine interdisciplinare e critico. Se tradizionalmente le scienze politiche hanno avuto come oggetto il potere, le sue modalità di acquisizione, distribuzione ed esercizio, gli studi di questo curriculum interrogano tale tradizione alla luce della tenuta, della crisi e/o del superamento del concetto di sovranità: gli studi politologici s’intrecciano con quelli sugli assetti della global governance, del governo dell’economia e delle istituzioni e delle organizzazioni del global market, con la comparazione giuridica, l’economia politica, i mutamenti dei modelli di welfare e delle politiche pubbliche, con le teorie critiche sulle trasformazioni del soggetto e della cittadinanza, le teorie femministe, gli studi di genere, gli approcci postcoloniali e decoloniali.

  1. Crisi e trasformazione degli assetti costituzionali. Istituzioni del mercato, governo dell’economia, forma-impresa e regimi giuridici; finanziarizzazione dell’economia. Crisi degli assetti di Bretton Woods e mutamenti del sistema di relazioni internazionali dopo il superamento di una logica bipolare (Guerra Fredda). La geopolitica delle reti digitali; il governo di Internet come nuovo terreno di conflitto tra le superpotenze. Il ruolo delle Istituzioni Internazionali (FMI, OECD, World Bank) e di quelle non governative nelle sfide globali (migrazioni, cambiamento climatico, risorse energetiche).
  2. Analisi dei partiti, dei movimenti sociali e dei sistemi di rappresentanza. Le trasformazioni degli attori collettivi e i mutamenti nella natura della rappresentanza politica. Le risorse di acquisizione e gestione del consenso. Le strategie di comunicazione politica – linguaggi, simboli, riti – nell’epoca dei social network e delle piattaforme digitali. La natura e le prospettive dei movimenti sociali: forme della mobilitazione e dell’organizzazione tra orizzontalità e verticalità. Formazione di una sfera pubblica sovranazionale non governativa; nuove forme della società civile globale ed ong.
  3. Politiche pubbliche: Policy Approach, pubbliche amministrazioni, valutazione. Il welfare e il webfare come campo di tensione tra politiche neoliberali (individualizzazione dell’approccio e delle domande, selettività, privatizzazione e aziendalizzazione dei servizi) e logiche collettive dei bisogni e delle rivendicazioni (diritti sociali, salute globale, governo della città e accesso agli spazi urbani, beni comuni etc.). Le politiche non solo come punti di equilibrio tra i macro-fattori economici e le interazioni tra interessi e istituzioni, ma come vere e proprie dimensioni costitutive della fenomenologia della politica: politiche sanitarie, politiche ambientali, politiche internazionali, politiche economiche, politiche digitali, etc.
  4. Cittadinanza, soggetti, diritti. La trasformazione delle soggettività e la critica del soggetto. La cittadinanza come campo di tensione e di conflitto. Oltre il soggetto dominante: Gender Studies, approcci postcoloniali e decoloniali, intersezionalità. La teoria critica tra rapporti di potere e sistemi di produzione/consumo: dominio e sfruttamento. Diritti e sovranità: spazi sovranazionali e costituzionalismo globale.

Sbocchi occupazionali e professionali

Ricerca pubblica e privata. Professionisti e analisti in organismi direttivi delle istituzioni internazionali, nazionali e locali, nelle organizzazioni non governative e nelle associazioni no profit, in enti dell'UE e della PA preposti al governo dei territori, alla progettazione, organizzazione, gestione e valutazione delle politiche pubbliche, in enti pubblici e privati che hanno una proiezione internazionale, nei partiti e nei sindacati. Editoria. Progettazione, organizzazione, esecuzione e valutazione nella Cooperazione internazionale. Partecipazione ai network di ricerca e di informazione transnazionale nell’ambito dei movimenti sociali e sindacali e dell’attivismo globale.


Curriculum G) Social Theory, Digital Innovation and Public Policies

Il Curriculum in Social Theory, Digital Innovation and Public Policies fornisce conoscenze avanzate delle scienze sociali, informatiche, economiche, giuridiche e politologiche, e offre gli strumenti concettuali e metodologici e le competenze di ricerca idonei alla investigazione e comprensione di dinamiche sociali, economiche, mediologiche e culturali nella società dell’innovazione digitale. Particolare attenzione è rivolta a: interazione tra sistemi sociali e sistemi hardware a basso costo in contesti mobili; analisi di reti sociali; interazione uomo-macchina; interazioni fra media e attori sociali; relazioni tra attori (nel territorio nazionale e internazionale) e tecnologie, nonché alle risorse che queste attivano per sviluppo e sostenibilità. Obiettivo del curriculum è la formazione complessiva e specialistica alla teoria e la ricerca sociale e dei processi culturali e dell’innovazione, all’implementazione di politiche pubbliche innovative.

  1. Teorie, metodologie e analisi quanti-qualitative della ricerca sociale; storia e modelli del pensiero sociologico; Social Theory; società digitale; cambiamento sociale e innovazione tecnologica.
  2. Sociologia dei processi culturali e comunicativi, dei media, dei pubblici, delle culture digitali; dei media audiovisivi, dei social media; delle narrazioni e identità individuali e collettive; dei comparti artistico-culturali; del mutamento sociale.
  3. Analisi teoriche, metodologiche e applicazioni informatiche in ambienti tecnologici digitali; Social Networks; Cyber Warfare e Cyber Intelligence; sicurezza dei dati; Big data Analytics.
  4. Diritto comparato e studio critico del diritto; divergenze e similitudini fra sistemi giuridici nella dimensione micro e macro, tecniche giuridiche e valori; società e diritto.
  5. Sociologia dei fenomeni e delle istituzioni politiche e giuridiche; teorie politiche contemporanee; ordine del discorso politico; post-verità e documedialità; società del controllo, politiche securitarie e dell’emergenza; politica e forme giuridiche.
  6. Studi teorici, metodologici e analitici di scienza politica, in particolare su politica e innovazioni tecnologiche; forme della politica; consenso e Internet Governance; media, Social Media e partecipazione politica.
  7. Teoria e analisi dei processi economici; metodologia storica e quantitativa; processi economici e mutamenti sociali e istituzionali.
  8. Studi e metodologie della ricerca storica nella e della Modernità, dello Stato e delle forme di potere; rivolte, rivoluzioni ed effetti sociali.
  9. Sociologia dei processi economici, del lavoro, dell’ambiente e del territorio; crisi e trasformazione del lavoro; politiche del lavoro e welfare; capitalismo e società digitale; migrazioni e impatto socio-economico.
  10. Didattica e apprendimento della lingua spagnola, forme culturali connesse alla lingua, alla storia, al ruolo della cultura spagnola nella società contemporanea.

Sbocchi occupazionali e professionali

Ricerca in ambito accademico, istituti e centri di ricerca di eccellenza; ricercatori e professionisti in enti di ricerca che si occupano di Social Theory, Digital Society e Digital Innovation, Media e Social Media, Social Network, Network Analysis, Cultural Innovation, New App e Qualità della Vita; professionisti nel settore delle Politiche Pubbliche per le funzioni di progettazione, ricerca e sviluppo a supporto dei processi decisionali strategici e operativi (Politiche Educative, Sociali, Socio-mediologiche, Urbane, Sanitarie, Migratorie, di Genere e Generazione).