Fisica e Tecnologie Emergenti | Presentazione del Corso
Fisica e Tecnologie Emergenti Presentazione del Corso
Il dottorato di ricerca in Fisica e Tecnologie Emergenti ha l'obiettivo di formare giovani ricercatori da inserire in Italia e all'estero, in università, enti di ricerca ed aziende ad alta tecnologia. Il corso consta di un solo curriculum che copre un ampio ventaglio di tecniche e di approcci della fisica e loro applicazioni nelle tecnologie emergenti, come quelle quantistiche.
ll Corso di Dottorato in Fisica e Tecnologie Emergenti ha per finalità il completamento della formazione scientifica in Fisica nei campi attivamente sviluppati nel Dipartimento di Fisica dell’Università di Salerno, nell’Istituto CNR-SPIN, nella Sezione INFN di Salerno, ed in collaborazione con il Centro interdipartimentale NAMOMATES, l’INGV ed il CNR-IMAA. Il dottorato vuole formare dei ricercatori in grado di svolgere attività di ricerca in maniera autonoma nei settori: Fisica teorica, Fisica della materia, Fisica nucleare e subnucleare, Fisica applicata e sistemi complessi, Geofisica, Nanotecnologie, Didattica e storia della Fisica. In campo teorico i dottorandi devono essere in grado di costruire e studiare modelli matematici per la descrizione di fenomeni fisici, mentre in campo sperimentale di condurre esperienze fisiche di laboratorio e analizzare in maniera critica i risultati. In generale il dottorato addestra all'utilizzo del metodo scientifico e alle sue applicazioni in diversi contesti, rendendo i dottorandi idonei a rivestire incarichi di dirigenza in organizzazioni di alto livello.
I dottorandi titolari di borsa di studio hanno l'obbligo di trascorrere un periodo di ricerca e formazione minimo di sei mesi presso università o centri di ricerca esteri. Inoltre, partecipano a progetti di ricerca di valenza internazionale, seguono regolarmene corsi in lingua inglese, e partecipano a scuole e convegni internazionali. Sono attivi accordi quadro e convenzioni con università, istituzione ed aziende straniere per lo svolgimento di traineeship. Le tesi di dottorato sono regolarmente redatte in lingua inglese e messe a disposizione della comunità scientifica internazionale.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti
La proposta nasce dalla richiesta di personale con alta qualificazione in fisica sperimentale e teorica (volta allo studio dei materiali, delle particelle elementari, dell'astrofisica e della geofisica) con ampie competenze sia negli aspetti di base che in quelli applicativi, nell'uso di tecnologie all'avanguardia in campi che spaziano dalla computazione alla sostenibilità. I settori occupazionali che richiedono il titolo di dottore di ricerca sono il settore pubblico (università, enti di ricerca, servizi), per il quale il titolo è indispensabile per proseguire nel campo della ricerca, ed il settore dell'industria avanzata (elettronica, elettrotecnica, meccanica, strumentazione avanzata), per il quale il titolo di dottore è preferenziale. Uno sbocco occupazionale canonico continuerà ad essere l'insegnamento nelle università e nelle scuole secondarie superiore, ma i dottori di ricerca in fisica e tecnologie emergenti troveranno facilmente collocazione all'interno di realtà che richiedono competenze scientifiche elevate, come nell'ambito dei mercati finanziari o in quelli che affrontano problemi complessi di natura interdisciplinare. I dottori di ricerca potranno rispondere alle esigenze del mercato del lavoro del territorio di riferimento alla luce del sottodimensionamento del numero dei dottori di ricerca occupati nelle imprese italiane rispetto ai paesi più avanzati e, sulla base di quanto accaduto per i cicli precedenti, potranno guardare con fiducia anche ad un'occupazione qualificata in un contesto internazionale.
Coerenza con gli obiettivi del PNRR
Gli obiettivi del corso di dottorato si inseriscono a pieno titolo nell'ambito delle prerogative del PNRR. Quest'ultimo individua, infatti, diverse aree di intervento calate, in modo netto sui temi dell’Istruzione e Ricerca (Missione 4) che punta ad un miglioramento qualitativo ed ampliamento quantitativo della formazione, nonché del rafforzamento della ricerca e diffusione di modelli innovativi per la ricerca di base e applicata condotto in sinergia tra università ed imprese ed al sostegno ai processi di innovazione e trasferimento tecnologico. In relazione alla missione digitalizzazione ed innovazione, le tecnologie emergenti stanno uscendo dai laboratori di ricerca e si affacciano sul mercato nei principali paesi, spingendo l’Unione Europea ad investire in iniziative dedicate, mentre il PNRR mette a disposizione risorse che potranno consentire di sviluppare la ricerca.
Tali considerazioni si intrecciano pienamente con gli obiettivi del corso di Dottorato, i quali puntano, così come già evidenziato, a supportare la formazione dei giovani, oltre che nella fisica di base, nei campi delle più moderne tecnologie. Il fine ultimo è, infatti, quello di offrire percorsi di studio in grado di accrescere le capacità dei futuri studiosi e professionisti di gestire, mediante l'ausilio delle tecnologie avanzate, in modo efficace situazioni complesse.