Medicina Traslazionale dello Sviluppo e dell'Invecchiamento Attivo | Presentazione del Corso
Medicina Traslazionale dello Sviluppo e dell'Invecchiamento Attivo Presentazione del Corso
DENOMINAZIONE CORSO DI DOTTORATO:
Medicina traslazionale dello sviluppo e dell'invecchiamento attivo
COORDINATORE: prof. Monteleone Palmiero
PRESENTAZIONE:
Il Dottorato ha una durata di tre anni ed è organizzato in quattro curricula: 1. Gestione integrata della fragilità, delle condizioni croniche e delle multimorbidità; 2. Medicina traslazionale e clinica; 3. Marcatori molecolari, radiologici, clinici e cognitivo-comportamentali dello sviluppo e del declino funzionale; 4. Tecnologie innovative in medicina traslazionale. La formazione teorico-pratica dei dottorandi è perseguita mediante lo svolgimento di attività di ricerca teorico-sperimentale e la partecipazione a corsi seminariali monografici, tenuti da docenti interni o docenti ed esperti esterni. Le attività di didattica frontale, integrata con quella seminariale, e la partecipazione a convegni su specifiche tematiche, sono articolate in modo da fornire al dottorando le basi culturali indispensabili per creare professionalità nel campo della Medicina Traslazionale. Tutti i dottorandi, indipendentemente dal curriculum di afferenza, partecipano all’ attività didattica frontale dei quattro indirizzi, mentre per le attività di laboratorio e di tesi, seguono l’ indirizzo di riferimento. Inoltre, possono svolgere attività didattica integrativa e tutorato nell'ambito dei corsi di Laurea Magistrale in cui sono incardinati i docenti di riferimento.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO FORMATIVO E OBIETTIVI DEL CORSO:
Per anziani fragili si intendono quei soggetti di età superiore ai 65 anni, affetti da patologie multiple croniche con stato di salute instabile, frequentemente disabili, in cui spesso gli effetti dell'invecchiamento e delle malattie sono complicati da problematiche di tipo socioeconomico. All'invecchiamento patologico, cioè caratterizzato da fragilità, si contrappone quello “normale”, definito anche invecchiamento attivo dall' Organizzazione Mondiale della Sanità. L'invecchiamento attivo è caratteristico di un gruppo di anziani che, pur essendo soggetti al decadimento funzionale ineluttabile e proprio della senescenza, conservano fino alla fine dei loro giorni una capacità funzionale che consente loro una vita autonoma e priva di disabilità. Sostenere il soggetto fragile in maniera attiva ed in buona salute è la sfida per migliorare la qualità della vita e ridurre la pressione sui sistemi sanitari. A riguardo, la commissione europea ha proposto una partnership innovativa finalizzata alla promozione d'iniziative volte ad affrontare la sfida dell'invecchiamento, promuovendo lo stato di conservazione della salute e il ruolo attivo degli anziani nella società (European Innovation Partnership on Active and Healthy Aging). Evidenze sperimentali suggeriscono che i meccanismi d'invecchiamento sono insiti nelle fasi della crescita. Nondimeno, è noto come disturbi insorti in età evolutiva possano a loro volta influenzare negativamente lo sviluppo globale, rallentandolo, deviandolo o arrestandolo. Pertanto, appare fondamentale conoscere i meccanismi che regolano lo sviluppo e le lore eventuali alterazioni al fine di contrastare un'eventuale fragilità nell'età adulta e anziana.
OBIETTIVI DEL CORSO:
L'organizzazione del dottorato in quattro curricula (1. Gestione integrata della fragilità, delle condizioni croniche e delle multimorbidità; 2. Medicina traslazionale e clinica; 3. Marcatori molecolari, radiologici, clinici e cognitivo-comportamentali dello sviluppo e del declino funzionale; 4. Tecnologie innovative in medicina traslazionale) garantisce una formazione alla ricerca in senso multidisciplinare con focalizzazione su aspetti specifici in ogni curriculum.
Gli obiettivi formativi di questo dottorato includono:
1) approfondimento delle conoscenze sui meccanismi di sviluppo, di invecchiamento e di malattia grazie ad un'estesa applicazione delle moderne metodologie sperimentali e cliniche;
2) valutazione della sostenibilità ed efficienza dei sistemi sanitari ed assistenziali nel lungo periodo;
3) formazione di ricercatori che conoscano ed applichino le metodologie sperimentali traslazionali. La Medicina Traslazionale, per il suo intrinseco approccio multidisciplinare, fornisce competenze e disegna il percorso per individuare tecnologie innovative da applicare nella prevenzione, nella diagnostica e nel trattamento dei disturbi dello sviluppo e dell'invecchiamento.
SBOCCHI OCCUPAZIONALI E PROFESSIONALI PREVISTI
L'articolazione del Dottorato in quattro curricula (1. Gestione integrata della fragilità, delle condizioni croniche e delle multimorbidità; 2. Medicina traslazionale e clinica; 3. Marcatori molecolari, radiologici, clinici e cognitivo-comportamentali dello sviluppo e del declino funzionale; 4. Tecnologie innovative in medicina traslazionale) si presta ad una elevata interdisciplinarietà, creando l'opportunità di formare delle figure professionali con competenze multiple, dalla ricerca sperimentale alla gestione clinica. La qualificazione dei Dottori di Ricerca in Medicina Traslazionale dello Sviluppo e dell'Invecchiamento Attivo propone la formazione di figure professionali in grado di operare una profonda integrazione di competenze tra varie discipline di base e cliniche. Ciò si concretizza in un'operatività di tipo interdisciplinare sia nella ricerca sia nella clinica, che consente di affrontare in maniera esaustiva lo studio dell'etiopatogenesi e del trattamento delle malattie umane con particolare attenzione alle fasi dello sviluppo e dell'invecchiamento. Si prevedono i seguenti sbocchi professionali in: Università; Aziende ospedaliere; Aziende sanitarie locali; Istituti di ricerca e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS); Industrie Farmaceutiche; Industrie per lo sviluppo biotecnologico; Centri di Ricerca pubblici e privati; Servizio Sanitario Nazionale.
CURRICULUM DOTTORALI AFFERENTI AL CORSO DI DOTTORATO
- GESTIONE INTEGRATA DELLA FRAGILITÀ, DELLE CONDIZIONI CRONICHE E DELLE MULTIMORBIDITÀ:
La fragilità rappresenta il risultato finale di un processo di accelerato decadimento psico-fisico che, una volta innescato, tende a progredire. Esiste ampio accordo sul fatto che la fragilità sia l'espressione di un'estrema precarietà omeostatica dell'organismo, dovuta alla contemporanea compromissione di più sistemi anatomo-funzionali, indotta dal sommarsi agli effetti dell'invecchiamento dei danni conseguenti ad uno stile di vita inadeguato ed a malattie in atto o subite nel corso della vita. La gestione di queste condizioni prevede, quindi, una profonda integrazione di competenze tra varie discipline di base e cliniche. L'obiettivo di questo percorso è infatti quello di favorire la multisciplinarietà nella ricerca di possibili cure per malattie umane complesse, croniche e disabilitanti.
- MEDICINA TRASLAZIONALE E CLINICA:
La medicina traslazionale trasforma le scoperte scientifiche provenienti dagli studi di laboratorio, clinici o di popolazione in nuovi strumenti clinici e applicazioni che migliorano la salute umana riducendo l'incidenza, la morbilità e mortalità delle malattie. Scopo di questo curriculum è quello di formare dottorandi capaci di trasferire nella clinica i risultati della ricerca di base attraverso un confronto continuo e profondo con ricercatori dotati di competenze diverse. Da questo confronto possono emergere differenze significative che diventano oggetto di validazione sperimentale in laboratorio per trovare la loro adeguata definizione soprattutto ai fini della loro validazione clinica.
- MARCATORI MOLECOLARI, RADIOLOGICI, CLINICI E COGNITIVO-COMPORTAMENTALI DELLO SVILUPPO E DEL DECLINO FUNZIONALE:
Nell'ambito di questo percorso, il dottorando acquisirà le competenze necessarie allo studio e alla caratterizzazione di marcatori biologici e cognitivo-comportamentali che possano fungere da markers diagnostici e/o di prevenzione delle principali alterazioni dello sviluppo e del decadimento psico-fisico. Fattori genetici, biochimici, radiologici e cognitivi sono i principali target della ricerca in questo settore. L'individuazione di tali markers prevede l'impiego delle più sofisticate tecniche di sequenziamento genico, di imaging strutturale e funzionale, di analisi biochimica di tessuti e liquidi biologici e di valutazione delle funzioni mentali superiori attraverso batterie validate di test neurocognitivi e psicodiagnostici.
- TECNOLOGIE INNOVATIVE IN MEDICINA TRASLAZIONALE:
Il focus di questo percorso di ricerca è rappresentato dall'acquisizione di competenze specifiche per l'utilizzo delle metodiche proprie della ricerca traslazionale. Una particolare attenzione è dedicata all'uso di biotecnologie avanzate nonché alla gestione e all'analisi dei dati mediante le più avanzate tecniche di bioinformatica e di analisi statistica. Tali acquisizioni garantiscono l'applicazione/traslazione delle conoscenze derivanti dalla ricerca di base (in vitro o nell'animale di laboratorio) alla comprensione dell'etiopatiogenesi delle patologie umane e alla loro sempre più adeguata gestione e prevenzione.