SCIENZE DEL SERVIZIO SOCIALE

Scienze del Servizio Sociale SCIENZE DEL SERVIZIO SOCIALE

StrutturaDIPARTIMENTO DI STUDI POLITICI E SOCIALI
Anno Accademico2022/2023
Tipo di CorsoCORSO DI LAUREA
NormativaD.M. 270/2004
Anni3
Crediti180
ClasseL-39 - Classe delle lauree in Servizio sociale

Il Corso di laurea in Scienze del Servizio Sociale (L39) è un corso triennale sperimentale ad orientamento professionale incardinato presso il Dipartimento di Studi Politici e Sociali, ad accesso programmato. L’ammissione è regolata da un test d’ingresso obbligatorio.

Il corso mira a formare la figura professionale dell’Assistente sociale e intende dotare i laureati di conoscenze e competenze specifiche volte al rilevamento e all’intervento in situazioni di disagio, dotandoli degli strumenti necessari ad operare in maniera autonoma e responsabile in strutture di sostegno alla persona ed ai gruppi in condizioni di debolezza o disagio.

In particolare, il corso mira a fornire ai propri laureati:

a) Una formazione interdisciplinare di base in ambito sociologico, antropologico, etico-filosofico, giuridico-economico, medico, psicologico e storico-politico, idonea alla comprensione delle caratteristiche delle società moderna;

b) Un’adeguata conoscenza e padronanza delle discipline di base relative ai principii, ai fondamenti, ai metodi e alle tecniche proprie del Servizio sociale;

c) Conoscenze disciplinari e metodologiche utili all’organizzazione, alla programmazione ed alla realizzazione di interventi integrati ricadenti nell’ambito delle nuove realtà socio-culturali;

d) Competenze nel campo della rilevazione e dell’intervento in situazioni di disagio sociale di singoli, famiglie, gruppi e comunità;

e) Competenze per la comunicazione e la gestione dell’informazione, in particolare per quanto attiene ai diritti di cittadinanza e al sostegno di soggetti in difficoltà fragili o vulnerabili;

f) Competenze utili all’interazione con altre culture e all’elaborazione di progetti interculturali;

g) Competenze linguistiche mirate ad implementare progetti di integrazione a livello internazionale;

h) Un’adeguata padronanza del metodo della ricerca sociale;

i) Capacità di operare in lavoro di gruppi e in gruppi di lavoro, implementate in particolare con attività laboratoriali;

j) Una conoscenza di base di almeno una lingua veicolare dell’Unione Europea, oltre l’italiano;

k) Esperienze di attività esterne attraverso tirocini presso Enti pubblici e privati in cui sia presente il Servizio Sociale Professionale.

I futuri Assistenti sociali – a seguito del superamento del previsto esame di Stato e alla successiva iscrizione all’Albo professionale – saranno in grado di svolgere la loro attività in diversi ambiti lavorativi quali Consultori, Unità multidisciplinari per l’età evolutiva o per l’handicap, SerT, Dipartimenti di salute mentale, Unità geriatriche, Comunità di accoglienza, Cooperative e imprese sociali, Centri per l’impiego, Tribunali dei minorenni, Ministero di Giustizia, Istituti penali.

Dal punto di vista strategico, il Corso di laurea triennale sperimentale ad orientamento professionale in Scienze del Servizio Sociale si inserisce tra gli obiettivi di Next Generation EU e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Esso risponde alla necessità di formazione di Assistenti sociali che operino sul territorio regionale e all’obiettivo di un Assistente sociale ogni cinquemila abitanti previsto dal Piano Nazionale degli Interventi e dei Servizi Sociali.

Assistenti sociali

Funzione nel contesto lavorativo

Gli Assistenti sociali potranno svolgere la loro attività in diversi ambiti lavorativi (Consultori, Unità multidisciplinari per l’età evolutiva o per l’handicap, SerT, Dipartimenti di salute mentale, Unità geriatriche, Comunità di accoglienza, Cooperative e imprese sociali, Centri per l’impiego, Tribunali dei minorenni, Ministero di Giustizia, Istituti penali). In tali contesti dovranno essere in grado di: individuare le situazioni di emarginazione; prendere contatto con le persone che si trovano in situazioni di disagio e analizzarne i bisogni; identificare idonei strumenti d’intervento e definire i percorsi da seguire con le persone in stato di bisogno; mettere in contatto i servizi territoriali competenti ed i soggetti in situazione di disagio; coordinare le attività svolte dalle strutture competenti; analizzare bisogni e risorse sociali presenti sul territorio; verificare periodicamente il piano assistenziale; ricoprire compiti di consulenza presso i tribunali; collaborare con l'autorità giudiziaria sia per la segnalazione di quei casi necessitano di un loro immediato intervento (abbandoni e abusi) sia nelle pratiche di affido e adozione o negli affidamenti al servizio sociale.

Competenze associate alla Funzione

A) Competenze su metodi e tecniche proprie del Servizio sociale, riferibili agli elementi conoscitivi e di analisi del processo di aiuto e alle conoscenze di base per intervenire in modo consapevole nelle situazioni di disagio, secondo il procedimento di ascolto/rilevazione dei bisogni e attivazione delle risorse per fronteggiare il problema;

b) Competenze di carattere socio-antropologico e psico-pedagogico necessarie nel campo della rilevazione e dell’intervento in situazioni di disagio sociale, e utili ad attivare azioni di promozione dell’inclusione sociale e del benessere delle persone, delle famiglie, dei gruppi e delle comunità;

c) Competenze di carattere normativo utili alla programmazione ed alla realizzazione di interventi integrati tra i vari ambiti operativi;

d) Competenze associate alla metodologia della ricerca sociale utili alla costruzione di progetti di intervento individuale e sociale;

e) Competenze etico-filosofico e storico-politico necessarie all’azione interculturale, a supporto delle politiche di genere e dell’integrazione delle comunità migranti, nella prospettiva di relazioni sociali multiculturali e multietniche;

f) Competenze linguistiche, in forma scritta e orale, di almeno una seconda lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, utili alla comunicazione e alla gestione dell’informazione nei processi di intervento.

Sbocchi Professionali

L’Assistente sociale – a seguito del superamento del previsto esame di Stato e alla successiva iscrizione all’Albo professionale – può lavorare secondo più modalità ed in diversi contesti lavorativi in Consultori, Unità multidisciplinari per l’età evolutiva o per l’handicap, SerT, Dipartimenti di salute mentale, Unità geriatriche, Comunità di accoglienza, Cooperative e imprese sociali, Centri per l’impiego, Tribunali dei minorenni, Ministero di Giustizia, Istituti penali). L’Assistente sociale può anche essere inquadrato come Responsabile di livello intermedio presso le strutture di pubblico servizio dell’area sociale (Provincia, Comune, Prefettura, ASL, Organizzazioni pubbliche nazionali, sopranazionali ed internazionali, Organizzazioni non governative, Imprese) oppure svolgere attività di libera professione – sempre previo superamento dell'Esame di stato e iscrizione all'Albo degli Assistenti Sociali – all'interno delle Cooperative sociali e delle imprese sociali del Terzo Settore.

L'iscrizione a un corso di laurea magistrale non è da considerarsi sbocco naturale del percorso formativo.

Assistenti sociali3.4.5.1.0
Davide BUBBICO
Massimo PENDENZA
Serena QUARTA
Mauro SANTANIELLO
Adriano VINALE
Fonte AVA-SUA