Scienze dello Spettacolo e della Produzione Multimediale | Home | Seminari e Convegni
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Dal corpo fenomenale dell'attore al corpo politico del performer
Aula 21 - DISPAC (Edificio B1)
Il seminario, organizzato nell'ambito del programma Erasmus, sarà articolato in tre incontri, ciascuno dedicato a un aspetto specifico del tema generale.
8 aprile - Il corpo semiotico e fenomenale sul palcoscenico
9 aprile - Il corpo politico nella performance – precariato, genere e razza nel processo di decolonizzazione
11 aprile - (Cyber)artivism della performance nei tempi di guerra e migrazione globale
Che cosa succede quando l'attore mostra il suo corpo nudo, a volte malato e malformato in scena? Quali caratteristiche del suo corpo attirano di più l’attenzione degli spettatori? Quando il performer agisce hic et nunc nella nostra e nella sua realtà corporea? E perché il suo corpo è sempre politico e che cosa significa essere politico? Possiamo fare a meno del corpo del performer nelle arti performative? E cosa succede se la presenza corporea del performer in determinate circostanze viene sostituita da un’immagine modificata dall’AI o Deep Fake?
A partire da queste domande la prof.ssa Ewa Bal dell’Università Jagellonica di Cracovia traccerà diversi paradigmi della presenza del corpo nelle arti performative. Usando frammenti video di varie performance e spettacoli teatrali seguirà il passaggio da corpo dell’attore nel ruolo (“corpo semiotico”, Erica Fischer Lichte, 2004), attraverso il corpo politico del performer, per affrontare quindi la nozione di genere, razza e precariato nel processo di decolonizzazione del teatro occidentale (Diana Taylor, 2016), e approdare infine al corpo digitalizzato del performer, fornito dalla tecnologia AI o Deep Fake, trasformato in uno strumento dell’artivismo politico (Bal, 2020).