Rapporti di Auto Valutazione
Elenco dei Rapporti di Auto-Valutazione (RAV)
I Corsi di Studio in Ingegneria Chimica ed Ingegneria Alimentare si si sono dotati di un sistema di qualità. Dal 2011 questi corsi di studio aderiscono al Modello CRUI /EUR-ACE per la Certificazione della Qualità e l'Accreditamento EUR-ACE dei Corsi di Laurea e dei Corsi di Laurea Magistrale in Ingegneria. Il riferimento Italiano per la Certificazione della Qualità e l'Accreditamento EUR-ACE è l'agenzia QUACING. Il riferimento interno all'Ateneo per la qualità è il CQA - Centro di Ateneo per la Qualità. Il Corso di Laurea in Ingegneria Chimica ha partecipato dal 2002 al 2004 al Progetto CampusOne (che è stata una delle azioni integrate che la CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) ha condotto con il coinvolgimento di settanta università e trecento Corsi di laurea) ed è stato impegnato nel progetto Campus Campania per l'applicazione di un sistema di qualità a tutti i corsi di studio dell'Ateneo salernitano.
Il sistema di qualità nell'ambito universitario consiste nel porre in atto un'organizzazione di tutte le attività svolte dal CdS e nell'effettuare processi di autovalutazione e di valutazione esterna della qualità del servizio offerto. L'idea alla base di questo processo non è solo di proporre una sperimentazione che miri a sostenere la realizzazione degli aspetti più innovativi della riforma dell'autonomia didattica ex DM 509/99 (e successive integrazioni e modificazioni), ma anche di introdurre una visione integrata dell'organizzazione delle attività universitarie, che apra una nuova prospettiva per gli atenei, capace di parlare a tutti i soggetti coinvolti nel processo formativo, che intensifichi i rapporti con il mondo del lavoro, che condivida i fattori di successo e dunque sappia riconoscerli e comunicarli al mondo esterno. Una prospettiva, in sintesi, che faccia delle attività e competenze universitarie un sistema integrato e vincente, in un orizzonte non solo nazionale ma europeo.
Gli obiettivi
Si tratta di un obiettivo, che punta al miglioramento della qualità del sistema, prendendo il meglio delle esperienze condotte non solo a livello universitario, ma anche in altre realtà, dalle metodologie ISO di provenienza aziendale alla strategia del total quality management, alle altre esperienze internazionali, contestualizzate però nella dimensione universitaria, che per la sua complessità, specificità e articolazione deve poter beneficiare delle esperienze di successo, applicandole al proprio interno con equilibrio e responsabilità per trarne i massimi vantaggi. Il fine, tuttavia, non è quello di adeguare la sua organizzazione e struttura a quella di un'azienda, che ha proprie peculiarità, ma di riuscire a definire in maniera chiara e coerente i propri obiettivi e le proprie politiche, così come presuppone il legame fra autonomia e responsabilità.
Il sistema qualità
Il metodo
La metodologia di applicazione di un sistema di qualità consiste nella organizzazione di tutte le attività svolte dal CdS in una struttura integrata e funzionale e nella valutazione periodica di tali attività ponendo l'accento sul legame che valutazione, analisi dei risultati, miglioramento continuo hanno con il governo di un'istituzione. "Conoscere per decidere" potrebbe essere la formula che sintetizza questo concetto. Come è noto, il sistema universitario nazionale dovrà pervenire, in linea con quanto sta avvenendo in altri paesi europei, all'accreditamento degli atenei e dei loro CdS. Tale accreditamento, in qualunque modo avvenga, non potrà che trovare pronti i CdS che si siano con responsabilità esercitati nella valutazione della qualità del servizio offerto, poiché questa contiene in nuce tutti gli elementi che concorrono alla buona riuscita di un Corso, in tutte le sue dimensioni. Tuttavia, la valutazione dei CdS è uno strumento che prescinde dall'accreditamento, poiché il suo utilizzo aiuta prima di tutto l'istituzione a riconoscere le sue specificità, a ragionare sulla sua organizzazione, ad individuare i suoi obiettivi ed i suoi soggetti di riferimento, ad analizzare le sue carenze, comprendendo dove, come e perché si verificano. In altre parole, esso è uno strumento di anamnesi incentrato sull'idea che il miglioramento debba entrare a far parte delle logiche decisionali che presiedono un CdS. Per fare ciò, è necessario un coinvolgimento forte di tutti coloro che da sempre sostengono e alimentano con il proprio lavoro la qualità delle attività accademiche: i docenti, che anche grazie all'esperienza acquisita nell'applicazione di un sistema di qualità, si stanno convincendo della necessità di individuare all'interno dei processi di progettazione, erogazione e monitoraggio della didattica, i nodi procedurali che rischiano di ostacolare il loro operare o addirittura di non valorizzare i successi che essi riescono a conseguire.
L'applicazione
La collegialità della valutazione, l'assunzione di responsabilità, la condivisione degli obiettivi, il riportare le analisi nelle sedi appropriate di governo e gestione, il controllo e la condivisione dei risultati raggiunti e dei fattori di successo sono gli elementi che sostanziano e sostengono la valutazione. Vi è, quindi, bisogno anche di supporto organizzativo, gestionale, informativo, didattico, strutturale. L'applicazione di un sistema di qualità, perciò, consente di ricomporre in una dimensione più unitaria i diversi segmenti dell'organizzazione universitaria. Il management didattico, infatti, è parte integrante dell'intervento di monitoraggio, valutazione e miglioramento delle attività didattiche. Esso è inteso come perno di un'evoluzione organizzativa che ponga al centro dell'attenzione la continuità che esiste fra definizione degli obiettivi, pianificazione degli interventi e raggiungimento degli obiettivi prefissati e tenga conto della circolarità dinamica che deve instaurarsi fra monitoraggio, analisi e miglioramento della qualità. In considerazione del dettato normativo, che fa riferimento al processo di consultazione con il mondo del lavoro ed i portatori di interesse in generale, il CdS si è dotato di un Comitato di Indirizzo del quale fanno parte rappresentanti di tali realtà.
La verifica
Per meglio definire il quadro di ciò che è stata, è e sarà l'applicazione di un sistema di qualità è importante menzionare la valutazione esterna o peer review. Essa è condotta da un gruppo che include sia soggetti provenienti dal mondo universitario che soggetti che rappresentano le esigenze del mondo esterno. I gruppi di valutazione prevedono, infatti: l'indispensabile competenza di docenti (nell'area disciplinare del Corso); la presenza di esperti sistemisti (sempre con esperienza in ambito universitario); una rappresentanza esterna proveniente dal mondo imprenditoriale. La valutazione esterna rappresenta un'opportunità di crescita per il CdS, qualunque sia il livello di qualità da esso raggiunto. La premessa per una costruttiva valutazione esterna è una corretta redazione del rapporto di autovalutazione, cui abbiano contribuito in modo responsabile tutti i soggetti legati al processo formativo (in primo luogo i presidenti dei CdS, e quindi docenti, amministrativi, manager didattici, nonché in linea di principio - anche se è una prassi poco frequente - studenti e rappresentanti del mondo esterno). Infatti, il rapporto di autovalutazione è il documento che fornisce ai valutatori esterni le prime informazioni sul corso di laurea e su come sono stati definiti gli obiettivi e i percorsi di apprendimento, le politiche per raggiungere quegli obiettivi e tutte le altre attività già menzionate in precedenza.
Conclusioni
Concludendo, è importante porre l'accento sulla complementare dinamicità di autovalutazione e valutazione esterna: una dinamicità che deve entrare a far parte anche del patrimonio genetico dei corsi di studio, poiché in una società e in una economia moderna, l'università può e deve dare risposte adeguate e di altissimo profilo, sia che si opti per dimensioni formative più professionalizzanti, sia che si prediligano percorsi di preparazione alla ricerca e all'eccellenza accademica.
Elenco dei Rapporti di Auto-Valutazione (RAV)